Le catacombe, antiche aree cimiteriali sotterranee, hanno una etimologia incerta, sebbene oggi si faccia derivare il loro nome dal greco (kata cumbas, in italiano cavità sotterranee, oppure presso l'avvallamento riferendosi più specificatamente alla prima catacomba scoperta a Roma, quella di San Sebastiano che era appunto collocata vicino ad un avvallamento detto appunto locus ad catacumbas). Esse sono solitamente scavate nel tufo (facile da scavare) e possono avere anchè più livelli con profondità che arrivano fino a 30 metri.
Le sepolture in complesse strutture ipogeiche non sono una prerogativa cristiane ne esistono anche di fenicie e pagane . Sebbene anche gli etruschi e gli ebrei usavano seppellire i loro morti in camere sotterranee, i cristiani ricrearono tale pratica inumativa abbandonando, a causa della fede nella ressurrezione , l'uso della cremazione pagana.
Descrizione:
Le catacombe sono poste sempre al di fuori della città, in quanto la sepoltura urbana era vietata dalla legge romana per motivi religiosi e di igiene.I terreni sui quali erano costruiti, appartenevano a privati o a collegi funerari.
Esse sono costituite da lunghe gallerie strette e basse dette ambulacri, dai sette a trenta metri sotto la superficie, di circa 2,5 m di altezza e 1 m di larghezza e intercomunicanti ai vari livelli tramite ripidi scalini. Nelle pareti degli ambulacri sono scavate le tombe, dette loculi che avevano un'altezza di 40-60 cm ed una lunghezza variabile dai 120 ai 150 cm; questi ultimi erano vere e proprie camere di pietra che accoglievano i corpi avvolti in lenzuoli di lino oppure posti in sarcofagi di pietra. Gli ambulacri potevano essere intervallati, oltre che con i loculi più comuni, anche con i cubicoli, piccoli ambienti destinati ad ospitare le tombe di una famiglia o associazione, e con le cripte, contenenti solitamente la tomba di un martire; inoltre si possono trovare anche tombe sormontate da un arco, dette arcosoli e destinate ai nobili, ai martiri e ai Papi.
La luce e l'aria filtravano attraverso dei pozzi verticali quadrati, chiamati lucernari. La tomba veniva successivamente chiusa ponendo della malta e una lastra di maemo o delle tetole di terracotta, sulle quali veniva inciso spesso il nome del defunto, l'età e la data di morte; spesso a tali informazioni veniva aggiunta un'epigrafe religiosa o simbolica. Lo studio di tali epigrafi riveste un'importanza capitale.
La decorazione delle catacombe, in genere ad affresco, presenta soggetti, tecniche e stili derivati dall'arte pagana, spesso reinterpretata secondo le nuove credenze. Ne sono un esempio il mito di Orfeo , mentre ammansisce le fiere oppure Mecurio crioforo (trasformato nel Buon Pastore). Si faceva anche uso di soggetti in chiave decorativa o simbolica (pesci, uccelli, rami di olivo, figure umane come l'orante o il pescatore, etc.). Successivamente si aggiunsero a queste scene tratte dall'Antico e Nuovo Testamento, raffiguranti soprattutto la vita ed i miracoli di Gesù Cristo.
giovedì 1 marzo 2007
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